Ultimi Articoli

mercoledì 22 giugno 2011

NOLA. LO SFOGO DEGLI EX LAVORATORI DE "LA PARTENOPE" IN CONSIGLIO COMUNALE

Pubblichiamo due articoli sull'Occupazione del Consiglio Comunale di Nola da parte dei Lavoratori dell'Affidamento del Tribunale di Nola.


NOLA. «IL COMUNE È UNA MACELLERIA SOCIALE». ARIA DI CRISI NELLA MAGGIORANZA

 

Questo l’appellativo, dato dai lavoratori del servizio di affidamento di pulizia del Tribunale di Nola durante l’assise di ieri, all’operato dell’Ente di Piazza Duomo. Seduta sciolta alle 18.55 per mancanza del numero legale.
 
Una seduta tumultuosa finita tra le polemiche che ha visto protagonisti gli ex lavoratori della ditta “La Partenope”, il quale contratto di lavoro è scaduto il 30 Luglio del 2010. Gli operatori hanno assediato l’aula consiliare di palazzo di città (foto) imbracciando un comunicato in cui denunciavano le modalità “anomale” della gara d’appalto triennale del nuovo affidamento del servizio, vinta dalla Consorzio G.S.A con sede in Roma grazie ad un ribasso del 58%.


La seduta di consiglio si è aperta tra le proteste dei lavoratori che hanno chiesto maggiore attenzione dell’amministrazione comunale ad una situazione in bilico che rischia di lasciare senza lavoro trenta famiglie. L’assise era stata fissata per le 17.30 ma, il primo appello per constatare la presenza del numero legale per aprire la seduta, è iniziato alle 18.25, proprio per il protrarsi delle lamentele dei lavoratori e di una maggioranza “scarna”. A questa prima chiamata, infatti, hanno risposto solo 15 consiglieri (16 assenti tra i quali il Primo Cittadino arrivato pochi minuti dopo), troppo pochi, per raggiungere il numero legale. Secondo il regolamento dell’Ente di Piazza Duomo, il secondo appello doveva essere effettuato dopo 30 minuti dalla prima chiamata, esattamente alle 18.55.
L’opposizione ha levato la propria disapprovazione a tale decisione ritenendo che, dato il ritardo sulla tabella di marcia, la seconda chiamata doveva avvenire attendendo solo altri 5minuti. “Se non ci sono i numeri chi di dovere si assuma le proprie responsabilità – ha asserito il Consigliere d’opposizione Franco Ambrosio – Se avete problemi interni alla maggioranza ditelo, noi siamo qui, vi aiutiamo ma dovete risponderci in primis per una ragione di etica”. Stesso tono del Consigliere Giannini che nel prendere la parola ha sottolineato: “Avete minacciato l’uso della forza pubblica contro i cittadini adesso volete farlo anche con noi?”All’arrivo del Sindaco Biancardi le polemiche dei lavoratori non si sono placate anzi, è iniziata una vera e propria bagarre tra questi ultimi e il Primo Cittadino della città bruniana.
“Il Sindaco deve garantire il lavoro – ha urlato un lavoratore tra la folla – Questo Comune è una macelleria sociale, la classe politica deve saltare!”. Nemmeno la proposta del Presidente del Consiglio Pizzella di convocare, in itinere, una conferenza dei capigruppo con una delegazione degli ex operatori della ditta Partenope, è bastata anzi l’idea è stata subito scartata dai lavoratori. “Siamo andati tante volte dal Sindaco – ha urlato una lavoratrice precaria – Tutto questo dallo scorso Febbraio ma non ha mai voluto riceverci. L’ultimo rifiuto è avvenuto qualche giorno fa quando, alla richiesta della documentazione, abbiamo visto sbatterci la porta in faccia!”.
Il Consigliere Ambrosio ha continuato a chiedere le ragioni della mancanza di alcuni consiglieri della maggioranza alla seduta e a chiedere di far luce riguardo la gara d’appalto di pulizia e facchinaggio presso il Tribunale di Nola: “Noi dell’opposizione, stranamente, siamo tutti qui cosa che non può dirsi per i consiglieri di maggioranza – ha sottolineato il Capogruppo della lista civica – Tale comunicato dei lavoratori è indirizzato al Sindaco che ha il dovere di rispondere ad una situazione anomala. Il problema è serio, una gara d’appalto aggiudicata con il 60% di ribasso appare un fatto strano. Invitiamo il Sindaco a leggerla bene visto che è un avvocato!”.
Pronta la risposta di Biancardi che ha sottolineato l’estraneità del Comune sia al procedimento di assegnazione che di gestione delle mansioni relative al servizio di pulizia e facchinaggio presso il foro di Nola: “ Le gare d’appalto non le fa il Comune. Tale gara è stata fatta altrove ad opera della Stazione Unica Appaltante. Invito i lavoratori a rivolgersi alla Procura della Repubblica se ci sono estremi di reato. Domani la leggerò con calma e vedremo – ha continuato Biancardi – Tecnicamente anche un ribasso del genere può essere fatto. Non solo Nola si trova in queste condizioni, questi appalti erano gonfiati prima”.
Durante la risposta del Sindaco di Nola non sono mancate le proteste dei lavoratori e dell’OS: “I lavoratori, nel corso degli ultimi mesi, hanno avviato una vertenza sindacale volta all’accertamento sia delle condizioni dell’affidamento, soggetto a pesanti condizionamenti accertati anche dall’Autorità Giudiziaria, senza che mai l’Ente Comune di Nola abbia mai avviato alcuna azione amministrativa volta ad affrontare le condizioni d’illegalità nella gestione – precisa il Sindacato – Il Comune ha negato ripetutamente l’accesso agli atti relativi alle procedure di espletamento della gara d’appalto. Inoltre l’aggiudicazione della gara stessa non è stata pubblicata ne sull’Albo Pretorio Comunale né presso il SITAR Campania”.
Biancardi ha promesso di occuparsi già nelle prossime 24ore della vicenda dando appuntamento ai lavoratori a domani mattina invitandoli a denunciare eventuali irregolarità del Dirigente Comunale”. Il Consigliere Conventi ha poi chiesto la parola per leggere una mozione urgente relativa alla ri-pubblicizzazione del servizio idrico, oggetto dell’ultimo referendum, di mettere ai voti del Consiglio alcuni principi in cui si impegnava il Sindaco e la Giunta.
La votazione non è avvenuta ed è stata così motivata dal Presidente Pizzella: “ La proposta del Consigliere Conventi non può essere messa ai voti senza che prima passi per la conferenza dei capigruppo che sulla questione sarà convocata a breve. Dopo questo passaggio sarà convocato un consiglio comunale straordinario e tale mozione sarà tramutata in ordine del giorno”.La trattazione del primo punto è stata interrotta dall’abbandono della Consigliera di maggioranza, Carmela Scala, che ha così motivato l’abbandono dall’aula che ha determinato la mancanza del numero legale e lo scioglimento della seduta:
“Ho mantenuto il numero legale per far parlare i lavoratori ma non sono la stampella di nessuno! Tra di voi è un litigio continuo”. Ha terminato mentre abbandonava l’aula rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza.


Durante l’ultima assise nolana i lavoratori in protesta hanno assediato la sala dell’Ente di Piazza Duomo. «Sindaco ci campi lei con 8 euro al giorno» si sfoga urlando uno di essi.

Una accesa bagarre si è consumata, nell’ultima assise nolana, tra gli ex dipendenti della ditta “La Partenope” e l’amministratore della città bruniana, Geremia Biancardi. Urla di protesta, non di rassegnazione, sono riecheggiate nell’aula consiliare dai tanti lavoratori della ditta, il quale contratto di affidamento triennale del servizio di pulizia e facchinaggio, presso il Tribunale di Nola, risulta scaduto dal 30 Luglio del 2010.
Una “boccata d’ossigeno” era giunta grazie ad una proroga (espressamente non consentita dal contratto di affidamento, quindi illegittima, come spiega il comunicato diffuso dal OS che segue i lavoratori) del servizio sino al 28 Febbraio di quest’anno. Scaduta la proroga i lavoratori, che attualmente ricevono uno stipendio oltre che dimezzato, sono stati assorbiti dalla ditta “Samir Global Service” che con procedura di negoziazione con il Comune di Nola, ha avuto l’affidamento temporaneo (fino al 30 Giugno 2011) del servizio presso il foro nolano.
L’affidamento temporaneo alla “Samir Global service” è giunto in relazione all’impossibilità della ditta “La Partenope” di ricevere una nuova proroga poiché, il titolare della stessa, era soggetto ad un provvedimento di custodia cautelare nell’ambito di una inchiesta giudiziaria relativa a presenti reati proprio nella gestione degli affidamenti di manutenzione del Tribunale di Nola. Lo scorso 15 giugno i lavoratori hanno visto recapitarsi una lettera di licenziamento individuale per decorrenza della concessione temporanea con scadenza di quindici giorni (data finale della proroga concessa al gruppo Samir).
Ad aggiudicarsi l’affidamento è risultato il Consorzio G.S.A, dopo la gara realizzata dalla Stazione Unica Appaltante del Comune di Nola, presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche, nel Dicembre del 2010. Tale consorzio, con sede in Roma, si è aggiudicato l’affidamento triennale grazie ad un ribasso del 58% rispetto l’importo base d’asta. Ma cosa contestano i lavoratori e il Sindacato all’Ente di Piazza Duomo?
A spiegarlo il Sindacalista Antonio Alfieri: “Ancora un caso di omissioni e di mancate verifiche delle procedure amministrative da parte dell'Amministrazione Comunale di Nola - precisa Antonio Alfieri - che continua a mostrare particolare disinteresse sia verso la regolarità della gestione amministrativa del Comune di Nola che dei cittadini e lavoratori che, sistematicamente, subiscono gli effetti deleteri di una mala gestione che ha ormai raggiunto livelli endemici e non può più essere ascritta a semplici sviste da parte di singoli dirigenti o funzionari. Ciò che chiediamo al Sindaco Biancardi è di verificare l'operato dei dirigenti comunali e di procedere, qualora si accertassero eventuali comportamenti irregolari, le sanzioni disciplinari previste dalla legge Brunetta che il Comune di Nola tanto si è pregiato di sperimentare dall'inizio dell'anno”.
“Un sindaco che dichiara ripetutamente, e in sede istituzionale, di non avere responsabilità nei confronti dei propri dirigenti - conclude il sindacalista - viene meno al suo principale ruolo istituzionale e viola gli obblighi normativi del proprio mandato”. Insomma il Sindacato contesta una condizione di stallo da parte dell’Amministrazione nolana che, in relazione alla vicenda, non ha mai avviato alcuna azione amministrativa volta ad affrontare le condizioni d’illegalità nella gestione. “Il Comune ha negato ripetutamente l’accesso agli atti relativi alle procedure di espletamento della gara d’appalto – ha continuato il sindacalista - . Inoltre l’aggiudicazione della gara stessa non è stata pubblicata ne sull’Albo Pretorio Comunale né presso il SITAR Campania”.
Frasi dure sono volate nei confronti del Primo Cittadino nolano dalla platea di lavoratori giunti allo stremo, stanchi di non avere certezze lavorative per il futuro: “Questa è una macelleria sociale – ha urlato un lavoratore quasi in lacrime – Troppe volte ci hanno risposto domani per la risoluzione della nostra condizione, ma nulla è stato fatto. Le nostre famiglie nel frattempo dove le mandiamo? Sindaco per cinque giorni ci campi lei con 8 euro al giorno e poi vediamo. Mi mancano 37settimane alla pensione che non vedrò mai, oltre a non mangiare. Lei non è un politico – ha continuato l’uomo con la voce spezzata – è un amministratore! Ci lasci stare o mi farò del male qui e poi lei si assumerà le responsabilità del mio gesto”.
Molti i lavoratori in crisi che cercavano di spiegare una condizione lavorativa tutt’altro che dignitosa: “Per 700 euro al mese puliamo i gabinetti, vergognatevi. Sono 10anni che ci offendete, è una vergogna. Abbiamo dovuto pagare tre avvocati, di tasca nostra, per difenderci! Il Comune non ha fatto nulla, ci avete costretto a renderci ridicoli”. Gli impiegati hanno avvisato, se la situazione non troverà uno spiraglio, che si incateneranno ai cancelli del Comune e di occuparne i balconi durante l’imminente edizione 2011 della Festa dei Gigli, minacciandone il regolare svolgimento. Biancardi ha promesso, all’indomani dello stesso consiglio, di mobilitarsi affinché venga chiarita la vicenda a tutela dei lavoratori in protesta:
“I lavoratori hanno pienamente ragione – ha detto Biancardi – Domani chiamerò io stesso il Dirigente che, se credete abbia sbagliato, denunciatelo” Ribadendo l’estraneità dell’Ente di Piazza Duomo poiché la gara è stata svolta al di fuori della Casa Comunale.

Autore: Valeria Cuomo

Nessun commento:

Posta un commento