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giovedì 11 novembre 2010

11/11/2010 - Manifestazione per Legalità nei Pubblici Affidamenti a Nola

Pubblichiamo il Comunicato Stampa per la Manifestazione per la Legalità Organizzata dai lavoratori del Pubblico Affidamento di Pulizia e Facchinaggio dei Locali del Tribunale di Nola.
La manifestazione si è tenuta il giorno 11/11/2010 presso P.za G. Bruno a Nola (davanti alla Sede del Tribunale).
Ritornano a manifestare i lavoratori dell’affidamento del Servizio di Pulizia e Facchinaggio dei locali del Tribunale di Nola aderenti alla locale UTL/COSNIL.
Scopo della manifestazione è quello di sollecitare un ritorno allo stato di legalità nella gestione dell’Affidamento di Pulizie del Tribunale di Nola e in generale di tutti gli affidamenti pubblici gestiti dal Comune di Nola.
Fin dalla istituzione del Tribunale di Nola, l’onere della gestione di tutto il settore manutenzione degli edifici giudiziari (edilizia, arredi, pulizie, ecc…) è a carico degli Uffici del Comune di Nola per conto del Ministero di Grazia e Giustizia.

sabato 8 maggio 2010

Dopo L'ARRESTO dei FRATELLI RUSSO resta un altro passo per liberare l'Area Nolana dalla Criminalità Organizzata: STRONCARE IL SISTEMA POLICO/MAFIOSO

Pubblichiamo un articolo scritto dal prof. Amato Lamberti, fondatore dell'Osservatorio sulla Camorra nel quale, unico tra le fonti giornalistiche, individua nell'area nolana la necessità di colpire le infiltrazioni mafiose all'interno degli Enti Locali e nel mondo imprenditoriale.
Solo in tale modo si portà dire che nell'Area Nolana si è effettivamente stroncato il fenomeno della Criminalità Organizzata.
Noi del Fronte della Legalità dal 2006 stiamo denunciando proprio il fatto che la Camorra nel nolano è ormai rappresentata da "camorristi di seconda o terza generazione": professionisti, imprenditori, membri della cosiddetta "società civile" che giungono a diventare alti funzionari degli Enti Locali, politici, rappresentanti degli Ordini Professionali, docenti universitari.

GIANNI PUNZO: DA INQUISITO PER CAMORRA A MODELLO DELL'IMPRENDITORIA CAMPANA

Riportiamo un articolo pubblicato su "Il Manifesto" del 7 gennaio 2009 a cura di Andrea Palladino nel quale si racconta in breve la storia del "Cav. Gianni Punzo".
Non facciamo altri commenti.
"Pannazzaro" si faceva chiamare. Erano i tempi di Piazza Mercato a Napoli, la bolgia infernale di negozi che vendevano di tutto, all'ingrosso, al minuto, come capitava. Gianni Punzo ha ancora il suo cuore di mercante radicato in quella piazza. Oggi che il suo "sistema Nola" lo ha reso forse uno degli imprenditori più influenti del sud Italia, in pochi ricordano la sua strepitosa carriera, che ha avuto il suo lancio ufficiale nel 1986, benedetto da Bettino Craxi in persona. La bolgia di Piazza Mercato venne trasferita a una ventina di chilometri, alle porte della città vesuviana di Nola, poco più di trentamila abitanti.

sabato 1 maggio 2010

25 APRILE - 1° MAGGIO 2010: LAVORO e GIUSTIZIA ancora NEGATI.


Nell'Area Nolana, nonostante la grande presenza di attività produttive, delle quali la più  rappresentativa è il "Polo di Scambio Intermodale" del CIS/INTERPORTO/VULCANO BUONO, i livelli di disoccupazione e di disagio economico/sociale sono particolarmente elevati.


Ciò è dovuto, a nostro avviso, al particolare sistema politico/economico che regge, appunto, il territorio, sistema che vede una percentuale altissima di imprese di proprietà (o più semplicemente infiltrate) dalla Criminalità Organizzata nonché un sistema politico locale completamente asservito alle stesse Entità Criminali.

venerdì 30 aprile 2010

INTERDETTA per CAMORRA la ISS dei FRATELLI BUGLIONE


Riportiamo un articolo dell’Agenzia di Stampa "Il Velino" nel quale si riporta la notizia della interdizione della Società di vigilanza ISS, di proprietà dei Fratelli Buglione, da parte della Prefettura di Napoli per infiltrazione mafiosa

"CRO - CAMPANIA,INTERDETTA PER CAMORRA SOCIETÀ VIGILANZA CONSIGLIO REGIONALE"
Campania,interdetta per camorra società vigilanza Consiglio regionale - Napoli, 8 aprile 2010
"Nei confronti delle aziende riferibili ai fratelli Buglione, a parere del Gruppo Ispettivo Antimafia, in virtù di tutti gli elementi riportati nella copiosa attività istruttoria, sussistono concreti, univoci elementi di permeabilità e contiguità con la criminalità organizzata e che rilevano, comunque, l'inconfutabile sussistenza nei confronti delle aziende agli stessi riferibili, dei tentativi di infiltrazione mafiosa". È questa la conclusione delle 29 pagine di istruttoria redatta dal Gruppo Ispettivo Antimafia che nel verbale del 25 marzo 2010 evidenzia la collusione del gruppo imprenditoriale alla malavita organizzata.

mercoledì 24 marzo 2010

Dalla RELAZIONE SULLA CRIMINALITA` ORGANIZZATA IN CAMPANIA - Commissione Parlamentare Antimafia


Pubblichiamo uno stralcio della relazione del senatore Lombardi Satriani approvata dalla Commissione Parlamentare Antimafia nella seduta del 24 ottobre 2000 ed avente ad oggetto (lo stralcio proposto): le commistioni tra politica, pubblici funzionari e camorra nella gestione dei pubblici appalti in Campania.
Emblematico il richiamo al clan Alfieri (a quell’epoca già capeggiato, nell’area nolana, dai fratelli Russo) per il quale la gestione della totalità dei pubblici appalti nell’area rappresentava – è rappresenta tutt’ora – la maggiore fonte di introiti del clan tanto da “rinunciare ad altre tradizionali fonti di redditività delittuose, quali il traffico di stupefacenti”.

domenica 21 marzo 2010

Fratelli Buglione: 2a Parte - Lo Scandalo degli Affitti d'Oro

Seconda puntata dedicata ai fratelli Buglione. In questo post vengono riportate notizie relative all'inchiesta sugli "affitti d'oro" della Regione Campania, inchiesta che coinvolge, oltre ai fatidici fratelli, anche il consigliere regionale Roberto Conte.

Gli articoli sono tratti da "Il Mattino", "Repubblica" e il blog del Sindacato Agenti Vigilanza Privata "UNAL"

Sei arresti, bufera in Regione. Affitti d’oro: coinvolti Conte (Pd), imprenditori ed ex dirigenti.

Fratelli Buglione: 1a Parte - Camorra Security - Espresso 10 novembre 2006

Riportiamo qui di seguito un articolo pubblicato il 10 novembre 2006 dal settimanale "ESPRESSO" nell'ambito del reportage sulla Camorra. Nell'articolo, a firma di Fabrizio Gatti, si parla dei fratelli Buglione e della loro I.S.S. - International Security Service, la società di vigilanza privata e dei legami di quest'ultima al sistema criminale.

Questo è il primo di una serie di post che riguardano la famiglia Buglione e le loro attività. Le vicende legate a tali personaggi rappresentano l'evidente segno dell'elevatissimo grado di criminalizzazione delle istituzioni locali nell'area nolana e di come gli interessi criminali siano difesi e garantiti da un numero impressionante di professionisti, imprenditori, uomini politici di rilevanza nazionale.
"Dalla Regione alle banche. Un terzo della sicurezza affidata a un clan. Dal passato ingombrante e già processato per mafia".

domenica 14 marzo 2010

Volantino Distribuiti al Consiglio Comunale di Nola il 25 febbraio 2010

Pubblichiamo il volantino che abbiamo distribuito al Consiglio Comunale di Nola durante la seduta del 25 febbraio 2010, nel quale rileviamo la assoluta mancanza di legalità e appicazione normativa nella gestione dei pubblici appalti presso il Comune di Nola e identifichiamo in elementi "criminali organizzati" la regia di tali sistematiche violazioni.
Nessun odegli organi di stampa locale (presenti alla seduta) ne ha fatto alcun accenno, tranne VIDEONOLA.

domenica 28 febbraio 2010

Dallo studio predisposto dal Censis sul condizionamento delle mafie sull'economia, sulla società e sulle istituzioni del Mezzogiorno


Lo Studio, commissionato dalla Presidenza della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla Criminalità Organizzata, rappresenta un quadro (elaborato con le metodologie degli studi di mercato e attraverso analisi statistiche) che lo stesso Censis così riassume:

"La presenza della criminalità organizzata, contrassegnata da una strategia di silenziosa mimetizzazione con il tessuto sociale ed economico, e da una grande capacità di trasformazione e di innovazione dei modelli operativi, condiziona pesantemente la vita di una parte significativa della popolazione e ne limita le possibilità di sviluppo economico e sociale. Il Rapporto è il risultato del lavoro realizzato dal Censis in adempimento all’incarico di consulenza affidato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia. L'analisi si concentra sulla forza pervasiva della criminalità organizzata, sul divario socio-economico tra il Sud delle mafie e il resto del Paese, sul deficit di fiducia e di coesione all’interno della società, sulla paura delle imprese, sulla cultura della legalità e il grado di trasparenza della Pubblica Amministrazione.

Noi, naturalmente, siamo particolarmente interessati alla incidenza della mancanza di trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni sul fenomeno della crescita delle imprese criminali nel settore degli Appalti Pubblici.

Di seguito riportiamo stralci del Capitolo 4 del Rapporto Censis relativo a: Trasparenza della Pubblica Amministrazione e Cultura della Legalità: