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sabato 21 maggio 2011

Lettera Aperta delle Lavoratrici dell'Ufficio Informagiovani del Comune di Nola - Chiuso da dieci giorni

A dieci giorni dalla chiusura dell'Ufficio Informagiovani del Comune di Nola, le dipendenti dello stesso, ingiustificatamente trasferite ad altro settore, inviano una lettera aperta all'Amministrazione Comunale e alla cittadinanza di Nola per rispondere alle accuse di incompetenza larvatamente contenute nel comunicato dell'Amministrazione Comunale di Nola (mai smentito).

Nella giornata di venerdì 20 maggio - constatata la mancata apertura dell'Ufficio Informagiovani del Comune di Nola, e nonostante la pubblica dichiarazione dell'Ente relativamente alla garanzia della funzionalità del servizio - il Fronte della Legalità e una rappresentanza degli utenti del pubblico servizio, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare la situazione.

Abbiamo già in altre sedi chiarito che l'Amministrazione Comunale di Nola ha piena facoltà di riorganizzare i pubblici uffici; quello che  noi intendiamo ribadire è che le azioni di indirizzo politico nella P.A. devono essere  innestate in processo di legalità democratica da cui l'Amministrazione di Nola pare voglia sistematicamente sottrarsi.

Prima chiudono l'Ufficio senza alcuna comunicazione pubblica (la notizia relativa alla chiusura l'abbiamo diffusa noi), poi dichiarano che l'Ufficio non chiuderà e che verrà garantito la prosecuzione del servizio, poi lasciano lo stesso ufficio chiuso per dieci giorni senza che sia stato pubblicato alcun atto amministrativo in tal senso e senza nemmeno affiggere un cartello per avvisare l'utenza sui tempi di riapertura. Adesso sarà las Procura ad accertare chi ha sbagliato.

Il testo della lettera aperta delle lavoratrici dell'Ufficio Informagiovani di Nola:

I DIPENDENTI UFFICIO INFORMAGIOVANI NON CI STANNO!!!!

Dopo il notiziario di Videonola andato in onda il 12/05/2011 alle ore 23 circa, con replica il 13/05/2011 alle ore 14,25 che classificava il personale “in toto” dell’Ufficio informagiovani poco qualificato e professionale e per questo trasferito in altri uffici, interrompendo di fatto un pubblico servizio, e dopo il comunicato stampa del 13/05/2011 che giustificava tali trasferimenti per posti vacanti in pianta organica, sostituendo il suddetto personale con unità (non ancora operative)
in servizio presso altre strutture, con la scusa di risparmiare i fitti (che paghiamo da oltre 20 anni)….

Una bella TOPPA per riparare la figuraccia fatta con la cittadinanza

I DIPENDENTI UFFICIO INFORMAGIOVANI NON CI STANNO!!!!

In primis: il sito Web fermo al 2009?????
Ma di quale sito parla l’assessore Annunziata?
Il Comune di Nola ha mai provveduto a creare un sito web per l’Ufficio Informagiovani?
La risposta è NO!!!
Il sito web gestito dall’Ufficio Informagiovani è stato creato dalla società New Media, promotore del Progetto Proteus, nel 2006.

Società che ha lavorato per il Comune e con il Comune, ha INFORMATO E FORMATO (CON VERI CORSI DI FORMAZIONE) il personale, ha supportato in tutti i modi i dipendenti risolvendo e superando non poche difficoltà.
FERMO AL 2009?

PER FORZA! Scaduta la convenzione triennale in essere dal 2006, il sito è stato bloccato.
GLI AGGIORNAMENTI?? E a quale banca dati ci si doveva rivolgere per attingere notizie se quella di cui si servivano i dipendenti è stata bloccata?

Tale situazione era a conoscenza sia del dirigente (Santaniello/Stefanile) che dell’Assessore al ramo, ma hanno fatto orecchie da mercante.

Il 2009??? UN ANNO PARTICOLARE!!!

Amministrazione nuova/Vita nuova

Trasferimento del responsabile dell’Ufficio Informagiovani Gallucci Manlio presso la P.M.
Nomina nuovo assessore
Nomina nuovo dirigente (a tutt’oggi ancora da chiarire Santaniello o Stefanile?

Se è vero che il Servizio Informagiovani è in stato di stand-bay, è anche vero che la classe dirigenziale
e/o amministrativa non ha saputo ( O VOLUTO) dare gli input necessari.

Perché colpevolizzare solo i dipendenti?????

“OH PESC’ PUZZ’ RA CAPA”!!!

Per quanto riguarda il primo punto i dipendenti, nonostante le difficoltà logistiche, strutturali, mancanza di attrezzature adeguate e quanto altro hanno sempre lavorato per i giovani e con i giovani,
qualche esempio?
Vedi FORUM GIOVANILE il cui regolamento è stato stilato nel 2006 dall’Ufficio Informagiovani, passato in Commissione e in Giunta e poi bloccato dal Consiglio Comunale;

Vedi Progetto TEATRI IN RETE, cofinanziato dalla Regione Campania per la somma di 70.000/00 EURO e portato a termine a luglio 2010 con piena soddisfazione sia dei giovani partecipanti che del Preside dell’Istituto Masullo-Theti partner del progetto e inserito nel programma Giugno nolano 2010 così come espressamente voluto dall’Assessore De Lucia e dal Dirigente Beni Culturali Arch. Giacomo Stefanile. In questa occasione e non solo, i dipendenti Ufficio Informagiovani hanno lavorato giorno e notte, in giorni festivi e feriali senza percepire un euro in più. (Cosa facilmente controllabile);

Vedi PROGETTO SERVIZIO CIVILE ad oggetto: Cultura giovani e lavoro approvato per 12 ragazzi in servizio c/o l’Ufficio informagiovani dal gennaio 2009 al Gennaio 2010;

Si legge inoltre nel comunicato che si vogliono sviluppare altri servizi come il “Servizio Europa” (borse, scambi, opportunità, Erasmus ecc… ) Si porta a conoscenza che tale servizio è già in essere all’Ufficio Informagiovani dal 2006 (anno in cui è stata approvata la Carta Europea), inoltre ogni 15 gg. si provvedeva alla pubblicazione della bacheca con tutte le informazioni riguardanti i giovani (borse, scambi, opportunità, Erasmus ecc…).
Vantaggio per l’assessore (che arriva con 5 anni di ritardo) che non deve adottare nuovi atti, ma può continuare il lavoro iniziato dai dipendenti poco qualificati, ma che ben conoscono il ruolo dei servizi Informagiovani, che non sono Agenzie per l’impiego, come intende l’Amministrazione che in persona dell’Assessore Annunziata ha attivato il progetto Obiettivo Lavoro, che nei programmi doveva collocare giovani o comunque disoccupati a lavoro ma che nella realtà era semplicemente uno specchietto per le allodole, una ulteriore costituzione di banca dati che di disponibilità di lavoro non aveva nemmeno l’ombra ma che è costato al Comune di Nola quanto?

Altri progetti approvati????? CERTO!!!

In arrivo nuovi finanziamenti!!!!

Tutto il personale che ha professionalmente lavorato all’Informagiovani con abnegazione e formandosi in maniera privata non può subire passivamente le dichiarazioni diffamatorie rese pubbliche e andate in onda nel TG della televisione locale e non 1 volta ma più volte.

Non è chiaro se l ’Amministrazione tutta, la classe dirigenziale compreso il Segretario Generale e i dipendenti del Comune di Nola sono a conoscenza di tale situazione a dir poco vergognosa, ma per evitare ulteriori discriminazioni, dichiarazioni non veritiere e diffamatorie che potrebbero, in futuro colpire altri dipendenti, ci sembra giusto e doveroso dire la nostra, e siamo pronti ad eventuali contraddittori sulle giustificazioni dell’adozione dell’atto deliberativo che ha determinato di fatto lo smantellamento dell’Ufficio Informagiovani.

giovedì 19 maggio 2011

Solidarietà al Corriere della Sera per la Ignobile Querela da parte dell'Amministrazione di San Paolo Bel Sito

Nei giorni scorsi e stata riportata, da alcuni organi di stampa locali, la notizia secondo cui l'Amministrazione Comunale di San Paolo Bel Sito ha proceduto a querelare il Direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli e il giornalista Marco Imarisio, autore di un articolo (pubblicato sul Corriere il 02 novembre 2009) nel quale veniva descritto il clima di totale asservimento della popolazione e dell'ente locale del Comune dell'Agro Nolano al Clan Russo. 

Elemento ancora più "strabiliante" la difesa degli "interessi del comune di San Paolo" affidata a Geremia Biancardi, sindaco di Nola.

Anche di fronte a tale notizia, noi del Fronte ci saremmo aspettati che qualcuno intervenisse, che si indignasse, che almeno rilevasse che il buon Imarisio non faceva altro, nell'articolo incriminato, che riportare non teoremi o ipotesi dei soliti magistrati terroristi, ma semplicemente una (piccola parte) della lunga serie di evidenze probatorie riscontrate durante l'attività di indagine da parte della D.I.A. di Napoli.

Anche in questo caso, il silenzio è stato assordante.

Noi, che nell'Area Nolana ci viviamo, possiamo affermare, con piena cognizione di causa che quanto riportato da Imarisio è completamente rispondente a verità.

Vogliamo in questa sede chiedere scusa, a nome di tutti i cittadini onesti che vivono nell'area nolana, per quanto compiuto dai nostri ignobili amminstratori locali nei confronti del Direttore De Bortoli e di Marco Imarisio. Invitiamo altresì il Corriere a dedicarsi maggiormente a quanto accade nell'area nolana, in modo da informare l'opinione pubblica di una condizione di assoggettamento che ancora persiste, retta stavolta direttamente dal braccio politico/imprenditoriale che ha sempre rappresentato, nell'area nolana, un elemento addirittura preponderante rispetto ai clan.

Ci rendiamo altresì disponibili a rendere testimonianza diretta in sede giudiziaria (in sostegno dei querelati) di quanto descritto nell'articolo di Imarisio onde contribuire a difendere la dignità civile dei cittadini dell'area nolana che non hanno costruito le proprie carriere sui rapporti mafiosi e che devono ogni giorno convivere con condizioni di negazione dei più elementari diritti civili.

Invitiamo i cittadini onesti dell'area nolana ad inviare una e-mail di sostegno a Ferruccio De Bortoli e a Marco Imarisio in modo da attestare la propria estraneità ad una azione nient'altro che definibile come ignobile e vergognosa e che non può e non deve rappresentare la volontà della totalità dei cittadini dell'area nolana.

Antonio Alfieri.

segue l'articolo di Marco Imarisio pubblicato sul Corriere della Sera del 02/11/2009

 

Camorra Dopo Salvatore, in cella anche i fratelli Pasquale e Carmine. Inchiesta sulle «coperture politiche»

I Russo come re, un paese ai loro piedi

 

Sgominato il clan. I magistrati: in migliaia prestavano loro le auto Il modello mafioso Legati a Michele Zaza, affiliato a Cosa Nostra, avevano organizzato la cosca sul modello mafioso

NAPOLI - A gentile richiesta. «Migliaia» di cittadini che prestavano le auto ai familiari dei Russo per fare visita ai tre grandi latitanti. Avevano tutto. Ville finto palladiane, supermercati, aziende, suite perennemente prenotate al Ritz di Milano quando salivano al Nord per fare shopping e riciclare soldi. Ogni tanto, per togliersi lo sfizio, qualche giovane in vacanza noleggiava una Spider. Ma ai Russo non risultava intestata nemmeno una Panda. Per gli spostamenti vicino a casa ci pensavano gli altri. «Migliaia» di cittadini che appoggiavano la cosca. C' è scritto proprio così, nell' ordinanza dello scorso febbraio che illustrava l' impero criminale sorto all' ombra del vulcano. Pronti ad aiutare i familiari desiderosi di fare visita ai tre fratelli latitanti da sempre, fornendo le loro macchine e andando poi a riprenderle una volta che venivano abbandonate nel centro di Nola, con le chiavi nel cruscotto. Adesso non ce n' è più bisogno. In soli due giorni Polizia e Carabinieri hanno chiuso i conti. Prima Salvatore, poi Pasquale, il capo, e infine Carmine, il più giovane con i suoi 47 anni. Ma le foto segnaletiche e il mero elenco di nutrite fedine penali non dicono fino in fondo di cosa si sta parlando. Il loro feudo era l' Agro nolano. Un grumo di comuni nella piana tra il Vesuvio e l' Appennino, con una densità abitativa di due abitanti per metro quadrato, che qualche politico sta cercando di trasformare in provincia. «Padroni assoluti e incontestati dell' economia locale e della res publica», questa è la sintesi del giudice che pochi mesi fa dispose il sequestro di beni per 300 milioni di euro. Titolari soltanto della «Russo costruzioni srl», una società priva di dipendenti, automezzi e di qualunque capitale, eppure capace di generare profitti enormi con un meccanismo semplice. «La ditta opera attraverso l' acquisto di terreni, sui quali affida ad altre imprese il compito di costruire finanziando i lavori e ricompensandola mediante la ripartizione con essa dei vari appartamenti destinati alla vendita». Ogni terreno acquistato negli ultimi vent' anni dai Russo aveva la caratteristica di diventare all' improvviso edificabile. In automatico. Senza bisogno di chiedere. «In merito alle infiltrazioni ed al loro potere impositivo negli enti locali appare significativa la domanda di Michele Russo alla madre: "Ma quello di Visciano che stava in carcere con me a Napoli, sta facendo ancora il consigliere comunale?"». Si tratta di un politico «costruito» alla bisogna, emblema di un potere così assoluto sulle vite degli altri da praticare estorsioni come fossero atti naturali e dovuti. «Nell' Agro nolano l' imposizione avviene senza alcuna specifica violenza, neppure di natura intimidatoria, ma solo attraverso la rappresentazione di un potere criminale la cui presenza sul territorio è fortemente sentita e temuta». Gli episodi di sottomissione raggiungono vette altrove inedite. Il sindaco di San Paolo Bel Sito, il piccolo paese del quale i Russo sono originari, si presenta spontaneamente ai figli dei latitanti con una valigetta piena di denaro, premessa ritenuta necessaria - e non richiesta dai diretti interessati - per il restauro del castello di proprietà dell' amministrazione comunale. E se Michele, figlio di Salvatore, finisce in carcere, il parroco di Nola conclude la messa con una preghiera dedicata ad una speciale categoria di giovani. «Dedicata a coloro che ancora non possono riavere la libertà, Signore intercedi perché tornino presto tra noi». La catena di montaggio messa a punto dai fratelli Russo era di diretta derivazione mafiosa. Non a caso Pasquale, fratello maggiore e capoclan, rivendicava una vecchia amicizia con Michele Zaza, il boss di Procida che divenne il primo camorrista affiliato a Cosa Nostra. I soldi delle estorsioni venivano «puliti» attraverso le operazioni immobiliari e indirizzati poi ad altre attività, come la compravendita di cemento dall' Est, anche qui in regime di monopolio. «A garantire solidità alle attività della cosca vi sono coperture politiche di ogni livello». Anche nazionale, scrivono i magistrati, che hanno però archiviato la posizione del deputato Pdl Paolo Russo (omonimo), inizialmente indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. L' ultimo capitolo, quello sulle collusioni di alto livello, lo possono scrivere solo i tre fratelli, qualora decidano di parlare. A Nola e dintorni non lo faceva nessuno. L' impero dei Russo valeva un miliardo di euro, queste sono le stime della Procura. Ed era stato costruito in una terra disordinata e poco illuminata dai media, quasi per diritto divino. Senza neppure il bisogno di alzare la voce. O di comprare un' auto.
Imarisio Marco
Pagina 18
(2 novembre 2009) - Corriere della Sera

martedì 17 maggio 2011

I LAVORATORI DELL'AFFIDAMENTO DI PULIZIE DEL TRIBUNALE DI NOLA CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL SINDACO DI NOLA

I lavoratori del servizio di pulizia del Tribunale di Nola hanno pacificamente invaso il consiglio comunale di Nola (naturalmente ignorati dall'amministrazione e dai consiglieri di maggioranza e opposizione) per ribadire il proprio disagio rispetto alla serie di atti illegittimi compiuti dalla stessa amministrazione comunale nella gestione dell'affidamento.

Il comunicato è stato comunque distribuito alla giunta e a tutti i consiglieri comunali con l'obiettivo di informare sulle condizioni di gestione amministrativa dell'affidamento nonché tentare di provocare una qualunque reazione in senso democratico in un consesso (il consiglio comunale) che dal proprio insediamento sembra ignorare qualsivoglia rivendicazione dei lavoratori degli affidamenti dello stesso Comune Nola, aggravando di fatto la condizione di illegalità diffusa con un comportamento palesemente omertoso.

Inutile dire che, anche in questo caso, la reazione dell'intero consesso consiliare è stata orientata alla totale ignoranza delle rivendicazioni democratiche dei lavoratori.

A fronte di tale ignominiosa situazione i lavoratori, nei prossimi giorni, programmeranno altre giornate di sciopero e si rivolgeranno sia al Prefetto di Napoli che al Ministero dell'Interno per tentare di richiamare l'amministrazione comunale di Nola al rispetto delle Leggi e della Costituzione Democratica.

Tali azioni si affiancano ai numerosissimi esposti già presentati alla Procura della Repubblica di Nola e da una istanza alla AVCP (Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture), stilata nei giorni scorsi, che sarà inoltrata il prossimo 19/05/2011.

Come abbiamo più volte ribadito nei comunicati ufficiali nel corso degli ultimi anni, in ottemperanza ai principi democratici, non possiamo fare altro che rivolgerci agli organi dello Stato per vedere riconosciuti i nostri diritti e ottenere giustizia in una condizione, quale è l'Ente Comune di Nola, pesantemente condizionata da diffusa e radicata illegalità.”

Antonio Alfieri

segue il comunicato del Fronte della Legalità...

In data 26 febbraio 2011 la Stazione Unica Appaltante (in seguito indicata STU) del Comune di Nola presso il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Campania/Molise termina l'espletamento delle procedure di valutazione delle offerte per l'affidamento triennale del servizio di pulizia del Tribunale di Nola (in seguito indicato affidamento);

in data 31/03/2011, alla luce di una serie di violazioni normative compiute dall'amministrazione comunale di Nola a carico degli scriventi in relazione alla gestione temporanea del servizio di pulizia del Tribunale di Nola da parte della ditta GRUPPO SAMIR GLOBAL SERVICE ed in assenza di alcuna comunicazione relativa all'esito delle procedure di espletamento della gara triennale, gli scriventi provvedevano a presentare richiesta di accesso agli atti amministrativi (n° prot. Gen. 6358/2011 del 01/04/2011) avente ad oggetto le procedure di affidamento della gara triennale;

in data 16/04/2011 gli scriventi reperivano il decreto di aggiudicazione emesso dalla STU nella quale si evinceva che l'aggiudicazione era avvenuta a seguito di offerta economica in ribasso sulla base d'asta pari al 58% (offerta palesemente anomala ai sensi );

in data 27/04/2011, a seguito dell'assoluta indifferenza manifestata dall'amministrazione comunale, gli scriventi presentavano sollecito alla richiesta di accesso agli atti (n° prot. Gen. 8140 del 27/04/2011) alla quale sono seguiti due giorni di sciopero in data 03 e 04 maggio 2011;

a tutt'oggi l'amministrazione comunale di Nola non ha ancora provveduto a trasmettere agli scriventi la documentazione relativa alle procedure di espletamento della gara triennale impedendo di fatto agli stessi lavoratori di espletare il proprio diritto costituzionale di rivolgersi all'autorità giudiziaria competente onde impugnare un provvedimento amministrativo che si considera lesivo dei propri interessi;

sollecitato più volte dagli scriventi il dirigente di settore Giovanni De Sena ha prima “invitato” alcuni di essi ad abbandonare il sindacato e successivamente ha comunicato che la documentazione non sarebbe stata fornita in quanto bisogna “accettare le disposizioni dell'ente”;

nonostante diverse notifiche e formali comunicazioni all'Ente Comune di Nola, l'Amministrazione Comunale di Nola ha omesso ripetutamente di verificare le condizioni di affidamento del servizio di Pulizia del Tribunale di Nola;

parimenti l'amministrazione ha omesso di trasmettere alla scrivente la documentazione relativa alla gestione del servizio presso l'Ente Comune di Nola nonostante diverse richieste di accesso agli atti presentate dagli scriventi; per le stesse richieste di accesso agli atti, l'Ente Comune di Nola sta altresì impedendo l'eventuale ricorso nelle sedi giudiziarie previste in quanto non ha mai ottemperato a quanto disposto dall'art. 9 del D.P.R. 184/2006 (VIOLAZIONE OBBLIGO TRASPARENZA ATTI);

i lavoratori e la scrivente OS è stata ostacolata nella propria attività di rivendicazione dei diritti civili e sindacali rispetto alla propria condizione di addetti al pubblico affidamento;

L'amministrazione comunale di Nola non consente nemmeno l'eserciziodei diritti democratici dei propri amministrati e viola l'articolo 3 della costituzione trasformando l'ente comune di Nola in strumento di disuguaglianza e di violazione dei diritti civili!

L'amministrazione comunale di Nola, non garantendo la trasparenza del procedimento di espletamento della gara d'appalto triennale del servizio di Pulizie del Tribunale di Nola, nega anche ai lavoratori l'esercizio dell'art. 24 della Costituzione (diritto al ricorso giudiziario per la tutela dei propri diritti)!

In una simile condizione non possiamo che chiedere al sindaco e al consiglio comunale – se proprio non riescono a garantire un minimo di rispetto dei diritti civili e costituzionali ai propri amministrati –

DI DIMETTERSI E SCIOGLIERE

IL CONSIGLIO COMUNALE!

sabato 14 maggio 2011

COMUNICATO STAMPA: REPLICA DICHIARAZIONI GIUNTA COMUNALE SU UFFICIO INFORMAGIOVANI NOLA

A seguito del Comunicato emesso dall'amministrazione comunale di Nola il 13 maggio, nel quale viene dichiarata la non veridicità delle affermazioni del nostro Comitato, intendiamo chiarire definitivamente la questione e chiediamo agli organi di stampa la diffusione del presente in ottemperanza al sacrosanto diritto di replica (che è stato appunto accordato all'amministrazione senza alcuna prova documentale delle affermazioni rese).

Si intende chiarire che la situazione venuta a crearsi presso l'Ufficio Informagiovani del Comune di Nola è stata generata da mancata ottemperanza degli obblighi di informazione e concertazione nell'ambito della organizzazione degli Uffici e dei Servizi presso l'Ente Comune di Nola.

La vicenda può essere così riassunta: 
  • In data 11/05/2011 l’Ufficio Personale ha notificato a tre lavoratrici (le tre impiegate presso l'Ufficio Informagiovani) un ordine di servizio in cui si notifica l'avvenuto trasferimento ad altro ufficio con decorrenza immediata (cioè dal giorno successivo!);
  • nell'ordine di servizio succitato veniva indicata in riferimento la Delibera di G.M. N° 179/2011 nella quale si dispone il trasferimento di sei lavoratori;
  • le procedure di mobilità interna del personale, all'atto della loro previsione e pianificazione, devono necessariamente essere notificate (in sede di previsione) ai soggetti di cui all'art. 10 CCNL 1/4/1999 (rappresentanze sindacali unitarie e Organizzazioni Sindacali);
  • al momento l'amministrazione comunale di Nola ha provveduto unicamente, con D. G. M. n°224/2010 (tra l'altro mai trasmessa per conoscenza con i soggetti di cui all'art. 10 CCNL 1/4/1999), a stabilire con atto di indirizzo la riduzione delle aree dirigenziali senza tra l'altro indicare alcun nuovo criterio per la riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi rispetto al personale dipendente;
  • una procedura di mobilità interna da parte dell'amministrazione comunale di Nola, in assenza di precisi atti di indirizzo, in assenza di alcuna motivazione tecnico/gestionale (non riportata nella delibera N° 179/2011), in assenza di comunicazione preventiva di eventuali variazioni nell'organizzazione del personale trasmessa ai soggetti di cui all'art. 10 CCNL 1/4/1999, in assenza di definizione del piano di dotazione organica dell'ente comune di Nola, rappresenta una palese violazione degli obblighi contrattuali rispetto agli artt. 7-8-9 CCNL 1/4/1999;
  • l'intera procedura di mobilità a carico delle lavoratrici rappresenta, per le ragioni sopra indicate, una palese violazione dei diritti contrattuali nonché una procedura assimilabile a comportamento persecutorio stante la palese discrezionalità ed arbitrarietà del procedimento (in assenza, appunto, di alcuna motivazione tecnico/organizzativa riportata nello strumento amministrativo nonché in sussistenza di violazione degli obblighi di informazione e concertazione chiaramente sanciti dall'art. 8 comma e CCNL 1/4/1999);
Ferma restando la facoltà della amministrazione comunale di disporre l'organizzazione del personale presso l'ente comune di Nola, alla stessa corre l'obbligo costituzionale del rispetto delle leggi dello stato soprattutto nell'ambito della gestione della pubblica amministrazione;
Per tali ragioni la procedura di mobilità a carico delle lavoratrici addette all'Ufficio Informagiovani stabilita nella D.G.M. N° 179/2011 è da considerarsi assimilabile a comportamento discriminatorio e persecutorio a carico delle lavoratrici stesse che sono state lese oltre che nella propria dignità personale, nella propria dignità professionale acquisita in lunghi anni di onorato servizio presso l'ente comune di Nola.

Ciò che si contesta nel caso di specie non è il piano di riorganizzazione dell'Ufficio Informagiovani stabilito dall'Assessore Annunziata (che non ha responsabilità nella vicenda) ma il fatto che l'Assessore Parisi, gli Uffici al Personale e agli Affari Generali del Comune di Nola non hanno ottemperato alla norma rispetto alle procedure di riorganizzazione omettendo di adempiere – e ciò purtroppo è prassi presso l'ente Comune di Nola – sia ai più elementari obblighi di informazione e concertazione nell'ambito della gestione del personale sia ai doveri di trasparenza e pubblicità degli atti nell'ambito della gestione amministrativa.

A prova di tale situazione denunciata dal Fronte della Legalità si citano i seguenti fatti:
  • Fatto incontrovertibile è che, giovedì 12 e venerdì 13 maggio, l'Ufficio Informagiovani è stato chiuso senza che ve ne fosse dato avviso alcuno all'utenza;
  • Fatto incontrovertibile è che, se non ci fosse stato l'intervento del Fronte della Legalità, l'opinione pubblica non avrebbe saputo della “riorganizzazione dell'Ufficio Informagiovani”;
  • Fatto incontrovertibile è che, fino ad oggi, l'Ente Comune di Nola non ha pubblicato alcun atto amministrativo che dispone alcuna riorganizzazione dell'Ufficio Informagiovani se non il riferimento al PEG realizzato dall'Assessore Annunziata;
  • Fatto incontrovertibile è che il PEG (che non è altro che un atto di indirizzo che, se non seguito da una serie di atti amministrativi ESECUTIVI, non è direttamente applicabile) è contenuto nel bilancio di previsione 2011 che il Comune di Nola ha approvato MA NON PUBBLICATO (difatti il Comitato non è riuscito ad averne copia);
"Chiediamo all'amministrazione comunale di produrre gli atti che provino la veridicità delle affermazioni riportate nel comunicato stampa del Comune di Nola e, se le fattispecie dovessero essere, appunto, provate, faremo pubblicamente le nostre scuse all'amministrazione.
Per il momento continuiamo ad affermare che, rispetto alla gestione del personale e degli Uffici comunali, l'amministrazione ha tenuto un comportamento poco trasparente e contrario alla norma."
Nella giornata di lunedì 16 maggio il Fronte della Legalità presenterà un esposto alla Procura della Repubblica sulla questione della chiusura dell'Ufficio Informagiovani e, contestualmente, chiederà la convocazione della Rappresentanza Sindacale presso l'Ente Comune di Nola onde verificare la correttezza del procedimento di riorganizzazione degli Uffici da parte del settore Personale.
Se l'amministrazione comunale ha prove che attestino la falsità delle dichiarazioni del portavoce del Comitato, invitiamo la stessa a denunciare l'Alfieri per eventuali diffamazioni a carico degli amministratori e non limitarsi ad una serie di affermazioni per le quali non viene nemmeno citato il riferimento ad atti amministrativi a corroborazione delle stesse.
"Noi non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità e siamo pronti a difendere in qualunque sede pubblica la veridicità delle nostre affermazioni."
Antonio Alfieri

di seguito è riportato il Comunicato del Comune di Nola:

Comunicato stampa no.66/11
del 13 maggio 2011

Oggetto: Sportello “Informagiovani” – Note degli Assessori Annunziata e Parisi
 
“Non si tratta di chiudere niente. Le affermazioni riportate sono sbagliate”, così l’Assessore alle Politiche Giovanili Arcangelo Annunziata relativamente allo Sportello Informagiovani.
“Il servizio dell’Informagiovani deve essere profondamente ristrutturato e riorganizzato.  Abbiamo in mente e lo abbiamo già previsto nel PEG 2011 (Piano Esecutivo di Gestione) di riprogettare i servizi informativi dell’Informagiovani, in coerenza con le aree stabilite dal catalogo nazionale e dalle leggi regionali. Il sito web è fermo al 2009 e così com’è non serve a nessuno. Vogliamo rinnovarlo con nuove utility ed integrarlo con la rete di collegamento del Coordinamento Nazionale, con 1.200 sportelli analoghi, per ottimizzare i servizi resi, realizzare e potenziarne l'offerta informativa mediante il web e le nuove tecnologie. Questo progetto – ha continuato Annunziata – è promosso da Anci e Ministero della Gioventù. Bisogna riorganizzare il servizio anche con riferimento al Forum dei Giovani ed i suoi 1500 iscritti ed  alle loro esigenze. Già da qualche mese il Comune ha messo a disposizione la struttura per le riunioni del Forum. Abbiamo l’obiettivo di  sviluppare anche altri servizi: uno per la creazione di lavoro autonomo ed il “Servizio Europa” (borse, scambi, opportunità, formazione, Erasmus, Eurispe, etc..). Stiamo inoltre organizzando una manifestazione per i giovani dedicata a lavoro, formazione ed innovazione. Altro che riduzione – ha concluso l’Assessore alle Politiche Giovanili – il Comune di Nola a partire dal 2011 diventa capofila del distretto 30 per i piani territoriali giovanili, che significa maggiore impegno nel dialogo e nella concertazione con gli altri Comuni, maggiori opportunità di rapporti con la Regione e lo Stato e soprattutto, più   servizi di ulteriore qualità per i giovani”.
“Per quanto concerne i trasferimenti essi sono effettuati nel pieno rispetto della normativa vigente – ha invece affermato l’Assessore al Personale Luciano Parisi –. Tutte le attività d’informazione sono state svolte. Nel mentre verrà sviluppato il nuovo “Informagiovani”, sarà assicurato un adeguato e qualificato  presidio, realizzando anche delle sinergie che consentiranno di risparmiare sui fitti di alcuni locali. Le risorse in mobilità sono necessarie a ricoprire dei vuoti nella pianta organica comunale. Era un’azione non più rinviabile”. 
  
Nola, 13 maggio 2011.
                                                                                                
Per l’ufficio stampa
Michele Sibilla
(339-5320325)

mercoledì 11 maggio 2011

COMUNICATO STAMPA CHIUSURA UFFICIO INFORMAGIOVANI COMUNE DI NOLA

Sconcertante situazione presso l'Ente Comune di Nola!
Da domani 12 maggio 2011 l'Ufficio Informagiovani del Comune di Nola, sito presso la struttura comunale di Corso Tommaso Vitale, sarà chiuso per mancanza di personale!

È quanto annuncia Antonio Alfieri, dirigente del sindacato Un.Si.L. e portavoce del Fronte della Legalità.

Il 28 aprile scorso la giunta comunale di Nola ha votato una delibera nella quale, senza indicare alcuna specifica motivazione di carattere tecnico/organizzativo, ha proceduto a trasferire tutti i dipendenti dell'Ufficio Informagiovani del Comune rendendo di fatto impossibile la apertura dell'Ufficio stesso.

Tra l'altro tale decisione è stata scoperta unicamente l'11 maggio, quando gli impiegati hanno visto recapitarsi dal messo comunale gli ordini di servizio che li destinavano dal giorno successivo ad altro incarico.

La cosa sconcertante – dichiara Antonio Alfieri – è che la normativa contrattuale prevede espressamente, in casi di mobilità interna di personale, che le decisioni dell'amministrazione avvengano dopo una fase di informazione e concertazione con le parti sindacali che, nel caso specifico, erano assolutamente all'oscuro di tutto.
Situazione addirittura più grave è rappresentata dal fatto che, a fronte del trasferimento della totalità dei lavoratori dell'Ufficio Informagiovani, nessun altro dipendente sia stato destinato allo stesso Ufficio. Di fatto, quindi, l'amministrazione comunale di Nola, con la delibera di G.M. N° 179 del 28/04/2011 (che in effetti riguarda unicamente il trasferimento dei dipendenti dell'Ufficio Informagiovani ad altro Ufficio) CHIUDE l'Ufficio Informagiovani a tempo indefinito e in assenza di alcuna motivazione e/o giustificazione.
L'Amministrazione Comunale di Nola ci ha da tempo abituati ad atteggiamenti arbitrari e discrezionali ai limiti dell'illecito amministrativo ma, nel caso di specie, la situazione ci lascia completamente allibiti. Dopo che l'amministrazione si è vantata di essere uno dei pochi enti locali italiani ad aver aderito alla sperimentazione degli strumenti del Decreto Brunetta, riesce a commettere due reati in un colpo solo:
prima trasferisce sei dipendenti con un atto amministrativo palesemente illegittimo e senza procedere a comunicare alcunché alle parti sindacali, compiendo una violazione contrattuale nonché una pesante discriminazione a carico dei lavoratori dell'ente comune interessati dal provvedimento e contestualmente si assume la responsabilità dell'interruzione del pubblico servizio reso dall'Ufficio Informagiovani senza stabilirlo formalmente e, conseguentemente, chiarirne le motivazioni organizzative/gestionali.
Abbiamo il fondato timore – continua Alfieri – che quanto compiuto dalla amministrazione sia un tentativo, piuttosto maldestro a nostra impressione, di giungere ad una esternalizzazione della gestione dell'Ufficio Informagiovani; l'affidamento, quindi, dello stesso ufficio ad un ente privato attraverso il quale compiere eventuali operazioni di clientelismo politico e con la conseguenza di aumentare di fatto i costi di gestione della macchina comunale.
Chiediamo al Consiglio Comunale e agli organi di informazione di preoccuparsi di tale sconcertante questione e svolgere quelle funzioni di vigilanza e critica democratica che sole garantiscono una corretta applicazione dei diritti democratici.

Nella giornata di giovedì 12 maggio il sindacato Un.Si.L/COSNIL provvederà ad impugnare gli illegittimi provvedimenti di trasferimento del personale chiedendo parimenti un tavolo di concertazione onde tentare di comprendere le ragioni dell'operato dell'Amministrazione Comunale.
Dalle ore nove di giovedì 12 maggio lo stesso sindacato sarà presso la sede dell'Ufficio Informagiovani per accertarsi della prevista impossibilità all'apertura dell'Ufficio e, qualora dovesse riscontrare tale condizione, procedere a segnalare all'Autorità Giudiziaria l'immotivata interruzione del pubblico servizio.

Il Segretario OS Un.Si.L./COSNIL – Nola
Antonio Alfieri

martedì 3 maggio 2011

COMUNICATO SINDACALE SCIOPERO 03-04 MAGGIO 2011 – AFFIDAMENTO SERVIZIO PULIZIA E FACCHINAGGIO TRIBUNALE DI NOLA

I LAVORATORI DEL SERVIZIO DI PULIZIA DEL TRIBUNALE DI NOLA IN SCIOPERO I GIORNI 03 E 04 MAGGIO 2011.

Nonostante i venti giorni di protesta attuati dai lavoratori, l’Ente Comune di Nola, nelle persone dei funzionari responsabili dell’Ufficio S.M.U.G., non ha ancora provveduto a convocare alcun incontro onde verificare le condizioni denunciate dalla scrivente OS;

Al momento gli scriventi lavoratori non sono a conoscenza del piano di gestione e organizzazione del lavoro trasmesso dalla azienda Gruppo Samir Global Service all’Ufficio S.M.U.G. e ai competenti uffici del Tribunale di Nola;

La scrivente OS ha potuto verificare che le questioni oggetto di vertenza sono state causate da una serie di atti illegittimi compiuti dai responsabili dell’Ufficio S.M.U.G. (attraverso una illecita interposizione nei normali rapporti contrattuali tra azienda gestore e parte sindacale) ai quali l’impresa, per ragioni difficilmente comprensibili, nulla ha eccepito nonostante dovesse essere anch’essa soggetto danneggiato;

Di fronte a una condizione generata da condizionamenti derivanti da disposizioni (incomprensibili in termini di diritto) da parte dell’Ente Appaltante, la scrivente OS è materialmente impossibilitata ad opporre alcuna azione giudiziaria in sede lavoristica (l’organico è stato arbitralmente, illegittimamente e illegalmente fissato dall’Ufficio S.M.U.G. senza tenere in alcun conto le risultanze della verifica effettuata in sede di passaggio di cantiere), per cui i lavoratori non possono fare altro che:
  • sollecitare l’azienda gestore a rilevare (unitamente alla scrivente OS) i comportamenti illegittimi dell’Ente Comune di Nola;
  • richiedere all’ente stesso di verificare e rettificare gli atti amministrativi illegittimi compiuti dai funzionari dell’Ufficio S.M.U.G.;
Oltre alla vertenza, praticamente in corso dal novembre 2009 (esubero di personale rispetto alle reali esigenze dell’affidamento a seguito di assunzioni clientelari ingiustificate sotto l’aspetto tecnico/organizzativo), in data 14/04/2011 la Stazione Unica Appaltante ha provveduto ad aggiudicare la gara triennale per l’affidamento in oggetto ad una impresa che ha praticato un ribasso pari al 58% dell’importo a base d’asta (senza valutare le offerte anomale e contro ogni norma relativa agli eccessi di ribasso;

Tale condizione, unita al palese esubero di personale nell’affidamento (e come già inutilmente denunciato dalla scrivente OS fin dal febbraio 2010), mette a rischio non solo i lavoratori addetti ma lo stesso regolare svolgimento del servizio in oggetto;

Di fronte ad una situazione nella quale l'Ente Locale, invece che assolvere ai propri compiti istituzionali di garanzia democratica e gestione legalitaria della cosa pubblica, ai lavoratori non resta che procedere presso le opportune sedi giudiziarie;

Nonostante siano state trasmesse all'Ente Comune di Nola dalla scrivente OS delle formali richieste di accesso agli atti onde poter produrre un fascicolo utile al ricorso al TAR in opposizione alle procedure di aggiudicazione della nuova gara triennale l'amministrazione non ha ancora provveduto (il termine di trenta giorni previsto dalla legge è scaduto il 01/05/2011) a consegnare la documentazione impedendo di fatto ai lavoratori (attraverso una omissione in atti di ufficio) il legittimo diritto di impugnare una procedura di aggiudicazione tra l'altro palesemente irregolare;

“Non solo il Comune di Nola è praticamente la causa delle condizioni di illegalità nella gestione dei pubblici affidamenti della città ma, con un compramento di totale spregio ai piu' elementari principi di trasparenza negli atti amministrativi, ci impedisce anche di avviare procedure giudiziarie (tra l'altro a carico dei lavoratori) con lo scopo di surrogare i naturali compiti dell'ente stesso.
In una simile situazione, in ottemperanza alle regole democratiche a cui la Un.Si.l. (e i lavoratori ad essa aderenti) si è sempre uniformata, non possiamo far altro che scioperare per sollecitare l'amministrazione comunale di Nola ad un rispetto dei principi di legalità che vada oltre la vuota retorica a cui ci hanno purtroppo abituati.
Considerata ormai la scarsa fiducia da noi riposta in una amministrazione che in due anni e mezzo non è stata capace di migliorare la condizione di illegalità nella gestione degli appalti nonostante il forte impegno profuso in tal senso anche da parte della Procura della Repubblica (che ha avviato diverse inchieste a carico di amministratori e funzionari comunali relativi a reati legali alla p.a. e di cui l'amministrazione è a totale conoscenza) ci auguriamo che le indagini sugli illeciti compiuti nell’affidamento possano rapidamente portare a richieste di rinvio a giudizio onde poter individuare attraverso i processi le responsabilità individuali di una condizione ambientale ormai insostenibile.”

Antonio Alfieri
Segretario Un.Si.L./COSINL NOLA